Correlati clinici di insufficienza venosa cerebrospinale cronica nella sclerosi multipla
L’insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ) è una condizione caratterizzata da anomalie vascolari delle vene primarie al di fuori del cranio, che è stata segnalata per essere associata a sclerosi multipla.
Nello studio in cieco CTEVD ( Combined Transcranial and Extracranial Venous Doppler ), si è riscontrato che la prevalenza della CCSVI era significativamente più alta nei soggetti con sclerosi multipla rispetto ai controlli sani ( 56.1% vs 22.7%, P minore di 0.001 ).
Sono stati valutati i correlati clinici delle anomalie venose indicativi di CCSVI nei pazienti con sclerosi multipla.
Lo studio originale aveva arruolato 499 soggetti; 163 controlli sani, 289 con sclerosi multipla, 21 con sindrome clinicamente isolata ( CIS ) e 26 soggetti con altri disturbi neurologici che sono stati sottoposti a un esame clinico e a scansione Doppler transcranica della testa e del collo.
L’analisi è stata limitata ai soggetti adulti con sclerosi multipla recidivante-remittente ( n=181 ), secondaria progressiva ( n=80 ) e primaria progressiva ( n=12 ).
Lo stato di disabilità è stato valutato utilizzando la scala KEDSS ( Kurtzke Expanded Disability Status Scale ) e la scala MSSS di gravità della sclerosi multipla.
La disabilità non è risultata associata alla presenza ( maggiore o uguale a 2 criteri venosi emodinamici ) o alla gravità di CCSVI, misurata con il punteggio di gravità dell’insufficienza venosa emodinamica ( VHISS ).
Tuttavia, la gravità della CCSVI era associata con l’aumento del sotto-punteggio EDSS funzionale del tronco encefalico ( P=0.002 ).
Nell'analisi di regressione logistica, la sclerosi multipla progressiva secondaria o primaria, rispetto alla sclerosi multipla non-progressiva ( compresa la sclerosi multipla recidivante-remittente ) è stata associata con la diagnosi di CCSVI ( P=0.004, OR=2.34 ).
In conclusione, la presenza e la gravità dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale nella sclerosi multipla è correlata con lo stato della malattia, ma non ha alcuna associazione, o un’associazione molto limitata, con la disabilità clinica. ( Xagena2012 )
Weinstock-Guttman B et al, BMC Neurology 2012; 12:26
Neuro2012